Luoghi, Storia e Curiosità

18 articoli nella categoria Luoghi, Storia e Curiosità

Ràreca Aps 11/04/2020 0

La Pastiera: dolce napoletano primaverile per eccellenza

Lo senti anche tu questo profumo di cannella, vaniglia, limoni e fiori d’arancio?– Certo, è la primavera!– No, è a pastiera!!   Ingredienti Per la pastafrolla: 1 kg. di farina italiana 200 gr. di 'nzogna (strutto)  se Pasqua cade in un periodo ancora freddo o di burro 350 gr. di zucchero 4 uova intere   Per il ripieno 1 kg. di ricotta di pecora 1 kg. di grano duro non miscelato 1 lt. di latte  1 kg. di zucchero 15 uova intere la buccia di 1 limone cedro candito; arancia candita; zucca candita (la "cucuzzata freccia in alto") una bustina di vaniglia una fialetta di acqua di fiori d'arancio pizzico di cannella (facoltativo - non consigliato dai cultori della Tradizione)   Preparazione Lasciate in una terrina il grano a chicchi immerso nell'acqua per tre giorni cambiando l'acqua al mattino e alla sera. Sciacquate, versate in una pentola contenente abbondante acqua  e cuocete  a fiamma alta fino alla bollitura senza mai aggiungere del sale; raggiunta la bollitura, continuare a cuocere a fuoco basso per un'ora e mezza circa senza mai girarlo. Scolate ed il grano è pronto per la preparazione della pastiera. Preparate la pasta frolla mescolando tutti gli ingredienti, formate una pagnotta e lasciatela riposare per almeno 24 ore. Versate in una casseruola: il grano cotto, il latte, il burro e la scorza grattugiata di 1 limone; lasciate cuocere per 10 minuti mescolando spesso finché assume  un aspetto cremoso. Mischiate a parte la ricotta, lo zucchero, le uova intere, una bustina di vaniglia, l' acqua di fiori d'arancio e, se lo gradite, un pizzico di cannella. Lavorate il tutto fino a rendere l'impasto molto fine. Aggiungete una grattata di buccia di un limone e la frutta candita tagliata a cubetti. Amalgamate il tutto con il grano. Distendete l'impasto della pasta frolla con un matterello per ricavare una "pettola" dello spessore di circa 1/2 cm e rivestitevi un "ruoto alto 6 cm. precedentemente imburrato, facendo attenzione a far aderire bene la pasta; ritagliate la parte  eccedente, ristendetela e ricavatene delle strisce larghe circa 1 cm. Queste strisce, oltre a decorare, come detto nella presentazione, la pastiera, servono a controllarne la lievitazione nel forno contenendo il "gonfiore" che deriverà dalla successiva cottura. Con questa operazione abbiamo ottenuto il recipiente di pasta frolla che accoglierà la farcitura. Versate nel ruoto rivestito con la pettola, la farcitura prima preparata; livellatela e decorate con le strisce precedentemente ricavate dalla "pettola" di pasta frolla  ed infornate a  200° per un'ora/un'ora e mezzo finché la pastiera non avrà preso un colore ambrato. Una buona cottura consente allo zucchero di far diventare la pastiera quasi lucida ed un po' brillante, dandole un gradevolissimo aspetto. La pastiera va fatta assestare e asciugare per almeno due giorni e va mangiata, pertanto, fredda.
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Ràreca APS 22/03/2020 0

L’Antica e misteriosa Abbazia Benedettina del monte Tubenna

Il 21 Marzo era programmata la Giornata del Paesaggio, proprio qui e nel borgo di Castiglione del Genovesi con un itinerario nuovo, diverso, insolito.....ma non mancherà occasione. Presto torneremo a fare #solocosebelle. Forza! Non molliamo #andratuttobene  L’Antica e misteriosa Abbazia Benedettina di Maria SS. Del monte Tubenna - Castiglione dei Genovesi (SA) Questa volta desideriamo mostrarvi l’antichissima Abbazia Benedettina di Maria SS. del monte Tubenna che sorge sull’omonimo monte dei picentini e precisamente nel territorio del comune di Castiglione dei Genovesi (SA). Il luogo ove sorge è davvero splendido, la montagna ha un’altezza di circa 834 mt slm e le sue rocce grigie e monolitiche la rendono davvero suggestiva soprattutto alle prime luci dell’alba e al tramonto. Il panorama è magnifico e spazia su tutto il golfo di Salerno. Sul lato sud est si può ammirare il castello Merola nel territorio di San Mango Piemonte, che faceva parte, assieme a quello di Terravecchia, Montecorvino, Olevano ed Acerno, di un sistema di fortificazioni di quello che un tempo fu il crocevia dell'Impero romano. La fondazione dell’abbazia è avvolta nel mistero, la tradizione vuole che sia stato San Guglielmo da Vercelli nel XII sec. a volerne l’edificazione, molto probabilmente sul sito e sulle rovine di un tempio pagano, fatto testimoniato anche dalle colonne marmoree che si trovano all’interno della chiesa. Purtroppo le notizie storiche al riguardo sono molto poche. Qui vogliamo riprodurre una parte della migliore descrizione che ne è stata fatta in un articolo di Don Michele Cioffi, edita nella pubblicazione accademica “Rassegna storica Salernitana”, Anno XXII, dicembre gennaio 1961. “E’ con doloroso, impotente stupore che chi ha il culto delle patrie memorie, dei tesori artistici, storici, culturali delle natie contrade, deve oggi constatare la completa rovina di una delle più caratteristiche costruzioni religiose dell’Agro Picentino: la vetustissima Abbazia di Tobenna, il cui Tempio, dedicato alla Vergine Maria, sorse, in epoca remotissima, sulle rocciose balze del monte Tobenna, tra le terre di Castiglione e di San Mango e fu faro di religiosità, di studio, di civiltà. Non spetta a noi decantare la olimpica bellezza del sito in cui si armonizzano, in una impareggiabile fusione di luci e di tinte, il limpido azzurro del cielo e del mare del nostro «lunato golfo», il verde tenero, distensivo, dei castagneti e dei boschi, il grigio biancore delle balze scarnite e dei poggi rocciosi. Qui trovò la sua Arcadia Iacopo Sannazaro che cantò il monte, la valle, i boschi, con accenti di profonda tenerezza: Est Picentinos inter pulcherrima montes Vallis . . . Quam super hinc coelo surgens Cerretia r u p e s Pendet: et huic nomen cerrea silva dedit Parte alia sacra respondent saxa Thebennae Quique rigens Merulae nomine gaudet apex; Et circum nigra late nemus occupat umbra Plurima qua riguis effluii unda jugis. E tanto amò questi siti da resistere agli inviti affettuosi del fraterno amico Pontano che in uno dei suoi Endecasillabi (I , XI) lo esortava ad abbandonare il suo romitaggio picentino: Quare o Moenalium nemus relinque Atque istas AmaryUidas, Tebennae cultrices g e lidae ............ A dare l ’addio una volta per tutte alle nebbie del monte Tobenna: Nìmboso et valeat Tebenna monte: Nè spetta a noi giudicare i pregi architettonici e artistici del tempio che, avrebbe ben potuto paragonarsi coi più noti Conventi della Costiera amalfitana per i molti elementi arabo normanni che si possono scorgere ancora fra le ultime rovine…..”. Anche se veramente poche e frammentarie sono le informazioni in nostro possesso, noi consigliamo di raggiungere questo luogo e di ammirarne il fascino, il suo mistero e la grandiosità del panorama che vi si gode, supera ogni immaginazione.   Crediti: Descrizione: “L’Abbazia benedettina di Santa Maria a Tobenna in Comune di Castiglione del Genovesi” di Don Michele Cioffi, in “Rassegna storica Salernitana”, Anno XXII, dicembre gennaio 1961; Foto: Esplorando la Campania
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Ràreca APS 01/08/2019 0

Premio d’Arte e Cultura “Città del Tubenna”

Premio d’Arte e Cultura “Città del Tubenna” 9 ago alle ore 19:00 – 10 ago alle ore 23:30al Santuario del Monte Tubenna, Castiglione del Genovesi (SA) PROGRAMMA Sapori e Saperi delle nostre radici – Venerdì 09 agosto Presentazione opere e autoriRadici di Comunità: Narratori itineranti a confrontoBalli e canti sotto le stelle con i “Vienteterra” – Sabato 10 agosto Premiazione opere e autoriFestival della felicità: Radici etiche e filosofiche per il buon vivereConcerto ensemble vocale strumentale “salerno Classica” diretta dal Maestro Luciano D’Elia. Durante i due giorni Esposizione in Abbazia (sala foresteria)Collettiva d’arte e fotografia Degustazioni e buon cibo in Abbazia a cura dei partners:– Macelleria e Gastronomia da Gerry (Filetta)– UNALTROCAFFE’ (San Cipriano Picentino)– Antico Forno (San Cipriano Picentino) Evento a cura del Comune di Castiglione del Genovesi e delle Pro Loco di San Mango, Castiglione del Genovesi e San Cipriano Picentino Patrocinato dai Comuni di San Mango Piemonte e San Cipriano Picentino, Comunità Montana Monti Picentini e da Unpli Salerno e Consorzio Pro Loco Copis. Promozione a cura di Ràreca Regolamento Premio d’Arte e Cultura “Città del Tubenna” edizione 2019  
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