14 articoli nella categoria FotoPost

Ràreca APS 17/09/2021 0

"Sono don Chisciotte"...Murales per Pizzicarte

“Sono don Chisciotte, e la mia professione è quella di cavaliere. Le mie leggi sono sciogliere i torti, elargire il bene ed evitare il male. Fuggo dal dono della vita, dall’ambizione e dall’ipocrisia, e cerco per la mia gloria il sentiero più angusto e difficile. È forse da sciocchi?“ (....)“A tutti gli illusi, a quelli che parlano al vento.Ai pazzi per amore, ai visionari,a coloro che darebbero la vita per realizzare un sogno.Ai reietti, ai respinti, agli esclusi. Ai folli veri o presunti.Agli uomini di cuore,a coloro che si ostinano a credere nel sentimento puro.A tutti quelli che ancora si commuovono.Un omaggio ai grandi slanci, alle idee e ai sogni.A chi non si arrende mai, a chi viene deriso e giudicato.Ai poeti del quotidiano.Ai “vincibili” dunque, e ancheagli sconfitti che sono pronti a risorgere e a combattere di nuovo.Agli eroi dimenticati e ai vagabondi.A chi dopo aver combattuto e perso per i propri ideali,ancora si sente invincibile. A chi non ha paura di dire quello che pensa.A chi ha fatto il giro del mondo e a chi un giorno lo farà.A chi non vuol distinguere tra realtà e finzione.A tutti i cavalieri erranti.In qualche modo, forse è giusto e ci sta bene…A tutti i teatranti“ Miguel de Cervantes, da “Don Chisciotte“Murales Realizzato da Vito Ungaro per Pizzicarte 
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Rosario Vitolo 12/07/2021 0

La bellezza salverà il mondo

La bellezza salverà il mondo, cito Dostoevskij, che affermava la sua importanza fondamentale nel diffondere tramite l'arte la cultura. E allora c'é da essere d'accordo con chi precisa ulteriormente che quindi é la cultura che salverà il mondo prima ancora della bellezza. Non mi incuneo in diatribe filosofiche che finirebbero con l'annoiare chi legge e vado subito sul concreto e spiccio che è quello di voler elogiare chi mette in campo iniziative culturali nel nostro paese. La Cultura - intesa come tradizioni, arte, musica, racconti, cinema, storie e via discorrendo - costituisce l'unico modo che l'uomo ha a disposizione per connettersi intellettualmente ai suoi simili e comunicare sé stesso e il mondo.    Rifletto spesso su ciò che si possa fare per il futuro dei giovani, o genericamente su ciò che sia giusto per la società.  Credo che la prima risposta sia nell’offrire e diffondere cultura, e che non sia immediata ed evanescente ma che abbia un tempo ed uno spazio dove collocarsi, che pretenda domande, opinioni avverse, dialoghi e non dei semplici generici e immediati ‘mi piace’, o delle annoiate astensioni. In questo tempo soppresso e in questo spazio rimosso dall’immediatezza, non è facile riflettere, approfondire e dissentire. Con più facilità l’informazione e la conoscenza diventano illusoriamente sinonimi. Ricordiamoci però che l’informazione è atemporale, mentre il sapere matura nel tempo.  Grazie all'attuale 'connessione veloce' si va dovunque ma senza esperienza. Si prende atto di tutto,  ma senza fare conoscenza. Si ammassano informazioni e dati senza scopo. Si bramano esperienze vissute ed emozioni esaltanti in cui però si resta sempre uguali.  Invece si include solo se si dialoga, se si attua uno scambio di differenze, se in qualche modo l’altro non ci è più estraneo.  Se si rinuncia alla diversità, il rischio è quello di una community in cui viene meno la controparte dialettica e di conseguenza le informazioni diventano comunicazione cumulativa e non più di relazione.  La cultura necessita in primis di riflessione, distacco, initimo ascolto. Oggi però il modello applicato si basa sulla semplificazione e immediatezza e cerca un esibito successo apparente. Si cerca di  guadagnar tempo, risparmiare risorse, ridurre l'impegno richiesto dalla concentrazione. Per questo han gran successo social tipo Instagram, perché incantano, attirano e illudono in un attimo e grazie a quel solo attimo restituiscono la propria immagine rafforzata. Più che social a me sembrano rincorse ad un attimo. Ma assorbire cultura è costringersi ad una posizione, è inchiodarsi ad un’idea e non passare oltre finché non si è assorbito il concetto, non si è esaurito il confronto.  Cultura è ascoltare parole, guardare immagini, seguire storie in raccoglimento e - per via di quel rito a cui si prende parte -ritrovarsi diversi da come si era appena prima.  Viviamo un tempo di semplificazione e di divulgazione estrema e massiva.Una sorta di democratica schiavitù volontaria che non contempla il giudizio critico e lo scoraggia.  Ci omologhiamo secondo affinità immediate. Per esempio preferiamo la Coca Cola al vino  perchè gradevole e semplice: acqua, zucchero e caramello. Piace a tutti e unisce tutti. Non solleva domande, pensieri ulteriori, ragionamenti, paragoni, non evoca memorie. Il vino invece di domande ne solleva molte. Si ha bisogno di codici per capirlo, di qualcuno che insegni a assaporarlo, di un contesto adeguato, di un bicchiere giusto e del rito antecedente alla degustazione.  Si ha in una parola bisogno della cultura per sviluppare libertà e creatività personale, rispetto all'esperienza vissuta. In un tempo giusto e non fatto di istanti virtuali, in un luogo vero e di aggregazione virtuosa. La cultura può salvare il mondo sviluppando il pensiero ulteriore, in una quotidianità sempre più funzionale ai bisogni e agli scopi immanenti della società. Lo salverà quando sarà in grado di distribuire equamente i codici per permettere alla Bellezza di comunicarsi. Mi sono dilungato troppo. È un campo in cui non riesco a tener a freno la mente e la penna. Me ne scuso e ritorno allo scopo del post che è quello di voler elogiare chi, in qualsiasi modo, nel nostro paese come altrove, a prescindere da tutto, si sforza di diffondere cultura.
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Ràreca APS 06/04/2021 0

Madonna del Monte Tubenna - Martedì In Albis

Anche quest'anno non potrà svolgersi la processione della Madonna di Tubenna, l'appuntamento più importante di Pasqua per i Castiglionesi, il martedì In Albis. Condividiamo in questo giorno, le foto dell'ultima processione, due anni fa...
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Ràreca APS 05/04/2020 0

Buona Domenica delle Palme

La pace è come un ramoscello di ulivo donato la domenica delle Palme. Durerà per sempre se sapremo custodirla con amore e gentilezza!
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